Research Trends in Humanities RTH 10 (2023) – ISSN 2284-0184
Education & Philosophy
Editoriale per i dieci anni della rivista
Rosario Diana – Flavia Santoianni
Direttori di RTH
Siamo arrivati al decimo numero della nostra rivista. Un giro di boa di cui siamo particolarmente soddisfatti; anche se non abbiamo nessuna intenzione di sedere sugli allori: il nostro sguardo – non ignaro del passato e del lavoro svolto – è sempre concentrato sul futuro e sulle sfide che ancora ci attendono. RTH è infatti una rivista che guarda ai trend nelle scienze umane; alle tendenze che anticipano e interrogano le frontiere della ricerca, ma sanno anche andare controcorrente. Una rivista che pubblica idee originali e innovative e le presenta alla comunità scientifica, come un avamposto che si propone di aprire nuove piste da esplorare.
Abbiamo cominciato questo nostro viaggio nel 2014. La partenza è stata piuttosto cauta, con un indice spartano e saggi molto brevi (per una scelta direttiva e redazionale). Poi, nel corso degli anni, la nostra proposta si è ampliata, arricchita, e anche i contributi che abbiamo sollecitato e ricevuto sono diventati via via più corposi. Contemporaneamente cresceva anche l’attenzione prestata dai lettori ai vari saggi pubblicati, che – stando a quanto mostrano gli indicatori, peraltro accessibili a chiunque si colleghi al nostro sito – sono stati e vengono continuamente “scaricati” nell’anno in corso e anche in quelli successivi. Sono i vantaggi di cui può godere una rivista scientifica online gold open access, che, grazie alla rete, si propaga (per così dire) nell’universo mondo, non appesantita dal supporto cartaceo, il quale – sebbene dotato di un suo fascino peculiare – purtroppo rallenta e spesso impedisce la diffusione anche di pubblicazioni specialistiche molto prestigiose.
In seguito, con i Quaderni Think Tank, abbiamo avuto la possibilità in questi dieci anni di focalizzare l’attenzione su temi monografici trattati a più voci, in qualche caso raccogliendo gli esiti di giornate di studio, che altrimenti si sarebbero dissipati nel nulla. Dal canto suo, il Quaderno PTH – Performative Thinking in Humanities, divenuto dal 2021 un appuntamento periodico annuale, ha consentito e consentirà a chi vi ha partecipato e vorrà parteciparvi, nonché ai suoi lettori, di aprire uno spazio di riflessione sui rapporti fra i saperi umanistici, le scienze (cosiddette) dure e i linguaggi delle arti.
Il sottotitolo di RTH è Education & Philosophy, ma non si tratta di una rivista di filosofia dell'educazione. Educazione e filosofia sono unite dallo stesso intento, che è quello di pubblicare ricerca innovativa in entrambi gli ambiti.
La sezione Bio-Education & Cognition esprime il desiderio di diffondere la ricerca nelle scienze bioeducative – nata a Napoli nell’Ateneo Federico II negli anni ’80 del secolo scorso – nel più ampio panorama della ricerca educativa nazionale e internazionale. Il rapporto mente, cervello, educazione è un argomento multidisciplinare che attraverso questa rivista può essere sviluppato anche dai giovani ricercatori in questo campo. I temi centrali della sezione sono apprendimento e formazione, ambienti di apprendimento e metodologie didattiche sperimentali, con una attenzione particolare alla educabilità.
In questi anni gli argomenti trattati nella sezione Evolving Philosophy sono riconducibili a varie categorie e temi generali: dalla storia del pensiero moderno e contemporaneo alla teoresi e all’etica; dalla filosofia analitica alla linguistica generale applicata alla narrazione della pandemia; dall’economia delle esperienze allo smart working; dall’estetica alla storia e filosofia della musica e alla musicologia.
Messi così in fila in poche righe, uno accanto all’altro, tutti questi centri di interesse offrono l’occasione per chiarire ancora meglio il principio informatore della nostra rivista: che è quello di promuovere, accogliere, tenere insieme e conservare innovative esplorazioni intellettuali del passato e del presente, finalizzate – per quanto possibile – alla comprensione del nostro mondo.
Solo in piccola parte spetta a noi giudicare se questo obiettivo sia stato raggiunto o meno... In ogni caso avvertiamo forte il bisogno di ringraziare tutti gli studiosi che in questi dieci anni, grazie ai loro contributi – frutto di fatica, sagacia indagatrice, intelligenza e competenza –, hanno permesso a questa rivista di vivere e (sia consentito dire) di prosperare.
Ringraziamo Roberto Delle Donne, Collega e Amico, la cui esperienza e lungimiranza ci ha dato la possibilità di introdurre questa rivista tra le prime pubblicate dalla Federico II University Press, che oggi offre numerose iniziative.
Ringraziamo infine i nostri lettori che ci seguono, con la speranza di lavorare insieme nella ricerca per un futuro migliore.