L’Associazione culturale “Il Canto di Virgilio”
Centro Stabile di Musica e Cultura “Domus Ars”
presenta:

TRILOGIA DEGLI ESCLUSI – III
FABBRICA OCCUPATA
Monodramma iperbolico in prova
di
Rosario Diana

con
Tony Laudadio
Francesca Laino – Martina Nappi

coreografia
Rosario Diana – Martina Nappi
scenografia
Benedetta Tramontano
supervisione alla scenografia
Nera Prota
collaboratori alla realizzazione della scenografia
Marco Chianese – Celeste Pignone – Antonella Laspagnoletta
musiche
Johann Sebastian Bach – Wolfgang Amadeus Mozart
Aleksandr Vasil’evič Mosolov

light design
Serenella Coscione
fonica
Alfonso La Verghetta
ISL Italy Sound Lab
aiuto regia
Ruggero Cerino
regia
Rosario Diana

Dopo la prima Trilogia, dedicata alla questione filosofica del riconoscimento (rappresentata a Napoli fra il 2018 e il 2022), Rosario Diana ha costruito questa seconda Trilogia sul tema dell’esclusione.
La prima tappa, Il buio sulla zattera, è un lavoro scritto nel 2016, rappresentato più volte e andato in scena in una nuova versione il 13 gennaio 2023 nel Teatro “Alexandre Dumas” dell’Institut Français di Napoli. È il racconto-con-riflessione del naufragio nel 1816 della Medusa, nave ammiraglia di una spedizione francese verso il Senegal, nel corso del quale più di 150 passeggeri furono abbandonati alla deriva su di una zattera nell’oceano Atlantico, al largo dell’attuale Mauritania.
La seconda tappa della Trilogia, Nauaghía naufragium, andata in scena nel 2021, presenta – nella forma di un oratorio da camera – immagini del dolore dei migranti basate su storie personali reali.
Fabbrica occupata è la terza tappa: un monodramma iperbolico (distopico, se si preferisce) in prova (mostrato, dunque, nel corso del suo allestimento). Lo spettacolo – ambientato nel 2036 – narra la vicenda immaginaria di un operaio prossimo alla pensione, il quale, per scongiurare il licenziamento provocato da un’imminente delocalizzazione, occupa in assoluta solitudine la fabbrica totalmente automatizzata nella quale è rimasto l’unico essere umano a lavorare. «Con questa pièce – spiega l’autore – spero di essere riuscito a chiarire che la sostituzione nel lavoro dell’uomo con l’automa non è di per sé un male, a patto però che si sia capaci di ristrutturare le nostre società in modo tale che tutti possano godere del vantaggio di non lavorare o di lavorare meno».
Questa Trilogia – osserva ancora Diana – «raccoglie insieme tre viaggi nel mondo dell’esclusione dalla società, in cui, di fatto, a esser messo “fuori dall’umano” non è solo chi subisce l’atto di estromissione, ma anche chi lo compie, seppure con forme, condizioni di vita e conseguenze diverse: infatti l’uno resta “fuori” materialmente (con tutto ciò che questo significa per un progetto di vita), l’altro “solo” moralmente».
Prodotto dall’Associazione culturale “Il canto di Virgilio” – per iniziativa di Rachele Cimmino (direttrice di produzione) e di Carlo Faiello (direttore artistico) –, lo spettacolo è anche il frutto della collaborazione fra “Il Canto di Virgilio” e diversi Enti: il Ministero della Cultura, la Regione Campania, l’Ispf-Cnr (Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno – Consiglio nazionale delle ricerche), l’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’Associazione culturale Quidra (Sparrt / mtr 1 – 2022-23).

Napoli – Centro Stabile di Musica e Cultura “Domus Ars”
via Santa Chiara, 10
venerdì 20 gennaio 2023 – ore 20.30 – biglietto d’ingresso: 10 euro
infoeventi@domusars.it / 081 – 3425603

Scarica locandina / programma di sala

Fotografie di scena di Giusy D'Alessio

Video (estratto dallo spettacolo)